I pesci rossi, probabilmente per via della loro buona resistenza e del costo piuttosto contenuto, spesso (e purtroppo) non sono allevati con le dovute cautele, ed è per tale ragione che noi appassionati intendiamo condividere al meglio tutte le esperienze e le informazioni utili, sfatando i diffusi malcostumi che non di rado sfociano in un autentico maltrattamento di animali.

Quello che mi è capitato di vedere ieri, tuttavia, mi ha lasciato del tutto incredulo, e mi sento di condividerlo con tutti voi.

Entro in un bar, elegante e ben arredato, e noto che sul bancone 2 bei esemplari di shubunkin, anche piuttosto grandi, intorno ai 10 cm, erano stati inseriti in un “contenitore” pieno d’acqua (davvero non so in che altro modo definirlo) assolutamente improponibile: una base quadrata con non più di 15 cm di lato, e circa 40 cm di altezza, ovviamente senza nessun depuratore d’acqua.

I poveri pesci a stento riuscivano a girarsi, e per muoversi erano costretti a nuotare o verso l’alto o verso il basso, senza considerare la carenza di ossigeno, visto che l’assurdo contenitore aveva una superficie di contatto con l’aria ridottissima per il suo litraggio comunque inaccettabile (non avrà superato i 10 litri).

Giusto il tempo di connettere se ciò che stavo vedendo era reale, e spiego subito al barista per quale motivo è impensabile di allevare dei pesci in quel modo, non senza essere guardato con l’aria di chi intendeva dire “questo è pazzo”.

L’augurio è che quest’uomo, o chi per lui, si renda conto della violenza che si sta commettendo verso quei poveri animali, casi così eclatanti, tuttavia, meriterebbero una denuncia immediata.

Moltissime specie animali sono rigidamente tutelate per legge, non credete che dinanzi a casi così eclatanti anche due pesci rossi potrebbero essere una giustissima causa di denuncia per maltrattamento di animali?

Io, assolutamente, si!